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Joey De Luca
Emmalove
Joey & Emma
Joey & Emma On Hell Stage
Joey De Luca

Ecco che mi ha raccontato Joey De Luca, chitarrista e “membro” fondatore dei ruvidi, sessuali ed irriverenti City Pornstars! Poco importa se solo Joey ed Emma sono gli unici rimasti dai tempi della prima formazione e se più di una volta si sono ritrovati soli e senza band. Oggi questa grande creatura pornografica scalpita per ritagliarsi un posto al sole nella sempre più affollata scena del Nord Est Italico.

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Ciao Joey, allora ci vuoi raccontare un po’ la vostra storia, quando sono nati i City Pornstars? Se non vado errato Emma è americana come è avvenuto il vostro incontro?
I CityPornstars sono nati tre anni fa per mano dell’onnipotente Dio del Rock n’Roll. Mancava una band così in Italia, lo capii dopo che io ed Emma assistemmo ad un concerto dei Demolition Doll Roads. Io ero a quel concerto con lei perché guidava una macchina sportiva con il cambio automatico ed ero convinto fosse molto più vecchia di me. Ho sempre avuto la fissa delle donne più mature anche se poi ho scoperto che in realtà lei era più giovane di me! Ma tornammo a casa comunque con la vettura sportiva dal cambio automatico e in quei ribaltabili probabilmente trovammo la vera ispirazione per i CityPornstars!

Come vi è venuto in mente di adottare il monicker “City Pornstars”? Con questo monicker mi attendo qualcosa di molto hot!
Cercavamo un nome d’impatto, qualcosa di volgare, qualcosa che comunque ci rispecchiasse. Alla fine Citypornstars è ancora un nome che ci si addice. Il sesso è divertimento come lo è suonare, cerchiamo quindi di unire le due cose per ricavarne il massimo del piacere e soprattutto per infastidire quei buontemponi che hanno il tempo di chiamarci sessisti. Il sesso riesce ancora a provocare nel 2003, e noi viviamo di provocazione: la forma più violenta di contestazione!

Tu hai iniziato come batterista e solo in seguito ti sei dato alla chitarra, come mai questa scelta!? Credo che l’apporto della tua chitarra in “Slave of Rock’n’roll” sia fondamentale. E’ lei che da una determinata direzione alle songs e che crea un “wall of sound” notevole! Che ne pensi a riguardo?
La batteria l’ho suonata dieci anni con un’altra band che diventò un piccolo culto dalle nostre parti. Al tempo mi presentai come chitarrista ma mancava il batterista. Non sapevo suonare ne l’una né l’altra. Trovai molto stimolante fare tutto quel baccano, com’era stimolante stare in una band. Quando dalla batteria e dalla vecchia band pensai di avere assorbito ciò che dovevo assorbire sentii il bisogno di cercare nuovi stimoli e il fatto di ripartire da zero con uno strumento e un progetto nuovo assieme ad altre persone mi rimise in testa quell’entusiasmo che continuo a ricercare non solo nella musica ma nella vita in generale, “Amen”! Per quel che concerne il mio uso della chitarra il segreto di tanto groove è che non essendo io un musicista so esattamente cosa voglio ascoltare quando metto un disco nel piatto. Cerco solo di riportare il tutto attraverso il mezzo che al momento reputo il più opportuno. Comunque tieni presente che secondo me la chitarra è il “ca**o” del Dio del Rock n’Roll!

Voi considerate “Slave of Rock’n’Roll” niente più che un demo o promo! Eppure contiene un sacco di songs veramente azzeccate! Non avete magari pensato all’opportunità di fare uscire il materiale contenuto sul dischetto, magari in versione leggermente “riveduta”, sul vostro debut album?
Infatti riprenderemo i pezzi anche di “Slave of Rock n’Roll ” per ri-registrarli e arrangiarli al meglio. Ci sono dei pezzi veramente carini all’interno del promo, non tutti ovviamente all’altezza ma i migliori verranno recuperati e risuonati. L’importante è che quello che ti ho dato te lo tenga ben nascosto in casa e non ti passi per la testa di metterti a fare l’abusivo.

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“Slave of Rock’n’Roll” è stato registrato in un solo giorno, tutto in presa diretta! Che ricordi di questa esperienza?
Registrare in presa diretta è sempre il miglior modo per catturare la freschezza e l’energia di una Rock n’Roll band istintiva e selvaggia come la nostra oltre che il più economico. Adoro lavorare in presa diretta, anche se per il prossimo lavoro vorrei avere la possibilità di giocarmela un po’ di più sui suoni e gli arrangiamenti finali. Quando siamo andati a Ferrara a fare il nostro “porno” promo è stata una festa. Siamo amici di Manu e Gigi che sono i ragazzi del Natural Head Quarter Studio ma soprattutto sono due gran tossici come noi!!! Alle 5 del pomeriggio eravamo completamente tutti sbronzi e dovevamo assolutamente registrare tutti i pezzi entro sera per non finire fuori budget. Sembrava un concerto, al di là del vetro Gigi e Manu tra una birra e una canna seguivano la nostra indiavolatissima e ca**utissima session come fossero ad un concerto più che in uno studio di registrazione. Io tra un salto e l’altro continuavo a spostare aste e microfoni! Durante il finale dell’ultima song nella foga inciampai addosso all’amplificatore e rovinai a terra continuando a far strillare quella ca**o di chitarra come se niente fosse. Alle 5 di mattina con gli occhi fuori dalle orbite e le gengive ritirate a furia di fumare finimmo il missaggio di “Slave of Rock n’Roll”.

Proprio grazie alla registrazione “live” le vostre songs mi sono sembrate molto spontanee e dirette, pregne di quella carica animale tipica del genere! Credo che questo sia un pregio per chi suona Rock’n’Roll, ho sempre preferito la scelta poche “seghe mentali” e tanta attitudine! Ma lascio a te la parola come nascono le vostre songs, quale processo compositivo utilizzate?
Grande Bruno, non sta certo a me cambiare il mondo della musica. Sto facendo Rock n’Roll perché me lo porto comunque dentro ogni giorno, non è solo un modo di suonare, il Rock n’Roll è uno stile di vita, un attitudine che nessun fottuto corso di chitarra ti potrà mai insegnare. Lasciamo che chi si tira tutte quelle “seghe mentali” faccia musica per i critici e i giornali di merda. Sono le uniche persone che se le cagano. Io butto giù le solite 4 note di merda (se ascolti “fuck You “con lo stesso giro ci abbiamo costruito tutto il pezzo!). A volte mi esce anche il testo, ma per il 90 per cento è EmmaLove che incarnando la vera attitudine Pornstars ci scrive le lyrics. Poi sviluppiamo la canzone con il resto della band ed è fatta. Ricordo che le più belle canzoni come “Rockin’ forever” e molte altre le abbiamo scritte in un’ora. Ci sono giorni in cui in 5 minuti mi esce una canzone che convince gli altri da subito, ci sono momenti in cui invece non resta che spegnere gli amplificatori e andare al night.

“Rockin’Forever” è una delle mie songs preferite, apre il lavoro in maniera egregia! C’è qualche songs alla quale ti senti maggiormente legato per qualche motivo? O che comunque ti soddisfa più delle altre?
“Damned Rock n’roll” perché il testo l’ho fatto io e la song stessa per me è una figata. Dal vivo adoro suonare “Nasty slads”, però in studio non rende tantissimo. Poi i pezzi del prossimo album perché con due note sono riuscito a scrivere dei songs da paura, vedrai!!!

In sede di recensione io ho paragonato il vostro sound a quello di Nashville Pussy, Rose Tattoo, New York Dolls, The Stooges…quali sono le tue principali influenze?
I gruppi che hai già citato te, poi i Cramps, Ac/Dc, Kiss, MC5, Black Flag, Aerosmith, Germs, The Dictators che sono uno dei miei gruppi preferiti assieme ai The Clash, la maggior parte sono gruppi di vent’anni fa. Di recente conosco poco o niente ma va bene così. Odio i giornali di musica e non guardo Mtv, se un gruppo mi piace ascolto per mesi solo quello. Penso che ultimamente siano nati veramente pochi gruppi carismatici , troppa erba in giro, troppo benessere, troppi musicisti in giro. Adoro la musica fatta dai reietti per i reietti come me!

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Avete aperto recentemente per band quali Nashville Pussy, Plan Nine, Bang Tango e Faster Pussycat! Avete avuto modo di condividere esperienze con i membri di alcune di queste bands? E qual è fra queste la bands che ti ha più impressionato a livello artistico e umano?
Abbiamo fatto dei party talmente pazzeschi che è martedì e devo ancora riprendermi dall’ ultimo concerto con i Faster Pussycat. Persone che mi hanno veramente lasciato il segno sono: Jeremy, il batterista dei Nashville Pussy che è una gran persona, Ruyter sempre dei Nashville sul palco è un vero diavolo (confermo Ruyter on stage è qualcosa da non credere, si divincola come un’ossessa, e durante lo show al quale ho assistito si è bevuta un’intera bottiglietta di birra. Tutta in un colpo solo, come se stesse “spo*pinan**” e poi di colpo ha gettato la birra sul pubblico con un getto stile idrante!!!) , Katyelynn con la quale abbiamo tirato di coca in macchina mia! Poi ancora, Danny, il bassista dei Faster con il quale ho fatto un macello alla Gabbia di Bassano(VI). Alla fine mi ha fatto dono della sua incredibile fibbia con cavatappi incorporato. In gambissima anche i Plan Nine con i quali ho chiacchierato per ore di figa e droghe. Massimo rispetto per tutti anche se forse i Faster Pussycat sono quelli che un po più se la tiravano. La figata è stata il rapporto di amicizia e rispetto che si è creato con tutte queste bands. Se ti vuoi leggere il mio reportage sulla notte con i Nashville Pussy puoi trovare il mio articolo su www.norespect.it

Che avete in previsione per il futuro, quando sarà disponibile nuovo materiale e che direzione avete intrapreso per le nuove composizioni? Ci vuoi dare qualche anticipazione?
Ad agosto saremmo in studio perché dopo l’estate è in previsione l’album nostro ufficiale per la P.O.T.A. Records di Bergamo e uno split con gli svedesi Trigger per la Nicotine Records. I nuovi pezzi viaggiano tra i Cramps e gli Stooges con la solita linguata Glam. Ora con l’entrata alla seconda chitarra di Axtrid soprattutto dal vivo l’impatto è molto più potente. Per il resto è sempre il solito fottuto Rock n’Roll.

Che fate tu ed Emma quando non siete impegnati con la musica? Avete un lavoro?
La fatica più grande è sempre portare avanti due vite parallele ma così incompatibili. Di notte non si ha mai sonno. Sono naturalmente portato agli abusi e agli eccessi ma alla mattina sono costretto a lavorare e salire su di un furgone di merda perché il Rock n’Roll non paga. Si tenta di tirare avanti in qualche maniera ma suonare costa caro e troppo spesso i locali pagano pochissimo. Per fare le prove io ed Emma ci spariamo due ore di strada ogni volta. Ora dovrei essere già a letto ma sono qui che ti rispondo e non siamo di certo persone che conducono una vita sana e regolare. Ma si vive una sola volta e le droghe le hanno inventate apposta per tirare avanti quando troppo spesso ti senti cotto!

Joey l’intervista è conclusa…come di rito spazio libero!!!
Cominciamo col dare il mio numero di telefono se mai qualche fanciulla avesse voglia di passare serate in allegria: 328/4655949. Oppure scrivetemi su citypornstars@msn.com. Insultatemi pure se volete l’importante è riuscire a risvegliare qualche sentimento dentro ai vostri cuori intorpiditi da quello che spacciano come benessere, sedati da quelli oggetti che vi trasmettono una falsa soddisfazione. E’ ora di svegliarsi e reagire, opporsi ad una vita che vi era già assegnata prima che lo decideste. Io ho trovato nella musica la mia via, e a modo mio! Per salvarsi il culo al giorno d’oggi non servono né i soldi né il potere, ringrazio il Dio del Rock n’Roll che mi ha dato un cervello che gira e fa male ma i vizi sono fatti appositamente per placare il dolore! Fottete, drogatevi, fumate e “Porco **o” comprate i nostri Cd altrimenti io ed Emma scappiamo da questo paese di merda e lo lasciamo affondare tra le sue radio e i suoi festival ska!

Intervista realizzata da Bruno Rossi.

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